Il Castello Scaligero

Il castello Scaligero di Villafranca venne eretto tra il 1198 e il 1202 e ricostruito dopo l‘incendio del 1233 ad opera di Enrico da Egna nel 1243 insieme a un nuovo fossato che lo circondava completamente.
È un‘imponente costruzione che si sviluppa su una piattaforma quadrata di 150 metri di lato e si trova a 2 metri di altezza rispetto alla pianura circostante.
La struttura presenta quattro torri angolari, cioè una per ogni angolo, e tre intermedie di tipo scudato che, come suggerisce il nome, servivano da scudo/difesa e da queste venivano anche gettati i materiali e le munizioni contro il nemico.
Nel 1243 iniziarono le opere di costruzione della Torre Maggiore, o Mastio, la torre più imponente di tutto il complesso, che ha alla sua base delle pietre con un‘iscrizione che si ipotizza provenissero da un arco dedicato all‘imperatore Tiberio.
Nel 1890 venne ricostruita ed inserito un orologio, per questo motivo oggi viene anche chiamata «Torre dell'orologio».
Questo castello, diversamente da altri, non è mai stato di principi e principesse ma era destinato ad ospitare le truppe di vigilanza al Serraglio, fra cui 200-250 uomini a cavallo.
La forma del castello di Villafranca è quasi tutta opera dei maestri che lavorarono durante la dominazione dei signori della Scala; infatti, la struttura fu conclusa tra il 1345 e il 1359.
Nel periodo medievale era circondato da un fossato che incanalava le acque del Tione e per questo le entrate principali presentavano anche dei ponti levatoi.
L'intero sistema edilizio era completato da strutture lignee molto elaborate con sistemi a sporgere, balaustre, scale, tetti, solai, soppalchi, balconate, abitazioni in legno, magazzini per gli attrezzi, per i proiettili, per le armi, una chiesa con accesso al cimitero, ponti levatoi, cancelli metallici, pozzi per l'attingimento di acqua, forno e macchina per i cereali.
Una curiosa particolarità del Castello Scaligero di Villafranca è quella di avere la merlatura della cinta muraria piatta, mentre quella del mastio e delle torri scudate è a coda di rondine.
Inoltre, la muraglia è bucata da feritoie quadrate dove, al tempo, venivano infilate delle assi sopra le quali era possibile spostarsi.
A tal fine era predisposto anche un cammino di ronda, da dove le guardie controllavano e difendevano la struttura.
Infine, poco più avanti dell‘entrata, sotto la torre principale, è possibile visitare la Chiesa del Cristo, la prima chiesa del comprensorio villafranchese, dove si possono ammirare un affresco del Trecento che raffigura la Crocefissione di Gesù e tre tele del Settecento di Giovanni Battista Lanceni, sempre inerenti al tema della Crocefissione.